La fluoroprofilassi

Cos’è il fluoro?

Il fluoro (F) è un elemento chimico altamente reattivo, ovvero capace di legarsi ad altri elementi chimici.

In natura si combina ad altri elementi ed è contenuto nel suolo, nelle acque e in alcuni cibi.

Nel corpo umano, il fluoro è presente nei tessuti calcificati come ad esempio nelle ossa e nei denti per la sua alta affinità con il calcio.

Effetto del fluoro sui denti e sulle ossa

Il fluoro è un nutriente essenziale alla formazione di ossa e denti sani, come lo sono il calcio, il fosforo e altri elementi contenuti nel cibo e nell’acqua.

Il fluoro fortifica le ossa favorendo il deposito di calcio al loro interno e quindi la mineralizzazione.

Gli effetti del fluoro sui denti sono molteplici. Numerosi studi dimostrano che il fluoro ha effetto positivo sul dente sia in fase di formazione che dopo la sua eruzione.

Fase di formazione e maturazione del dente

Il fluoro, in fase di formazione e maturazione del dente, riesce a raggiungerlo attraverso i vasi sanguigni dei tessuti che lo circondano.

Quando la struttura dello smalto è stata prodotta, il fluoro si deposita su di essa e viene incorporato: si forma un nuovo cristallo che prende il nome di “fluoro-apatitite”, un cristallo più duro e meno solubile. Il fluoro nel periodo pre-eruttivo fa sì che si sviluppino solchi occlusali dei denti molari e premolari meno profondi, riducendo il rischio di carie dei solchi.

Fase di formazione e maturazione del dente

Il dente erotto, per tutta la vita, continua ad assorbire il fluoro che può derivare dal cibo, dall’acqua bevuta, da compresse o da gocce fluorate, dal dentifricio, dal collutorio o da applicazione dirette topiche (es. gel). In questa fase il fluoro agisce favorendo la mineralizzazione del dente, che è quindi meno suscettibile da parte degli acidi batterici, rafforzandolo.

L’azione anti-carie del fluoro avviene anche in maniera diretta sui batteri cariogenici; il fluoro infatti è in grado di penetrare le barriere naturali dei batteri uccidendoli.

Fluoroprofilassi

La somministrazione di fluoro, al fine di prevenire la carie, prende il nome di fluoroprofilassi.

Il fluoro è indispensabile per la buona salute della bocca a tutte le età. Secondo quanto  raccomandato dall’OMS, la prevenzione della carie attraverso l’utilizzo del fluoro è necessaria per tutti gli individui.

L’applicazione di misure preventive è necessaria per ridurre il rischio di carie e per arrestare la progressione delle lesioni cariose in fase iniziale.

La fluoroprofilassi può avvenire in due modi:

  • Via sistemica: attraverso la circolazione sanguigna il fluoro arriva al dente.
  • Via topica: il fluoro viene applicato direttamente sulle superfici dei denti già erotti.

Fluoroprofilassi sistemica

L’apporto sistemico di fluoro avviene quotidianamente attraverso l’acqua potabile, l’assunzione di cibi contenenti fluoro quali ad esempio spinaci, tè, latte, formaggio, pesce ecc… Dosi supplementari possono essere ingerite attraverso integratori fluorati come gocce, compresse fluorate o chewing-gum fluorati.

È bene ricordare che solo minima parte del fluoro assunto per via sistemica perviene ai denti poiché dopo essere stato assimilato, entra nel circolo sanguigno e viene distribuito dal plasma a tutti gli organi, poi per la sua alta affinità con il calcio si distribuisce fra ossa e denti. È questo il motivo per cui, ad oggi, la somministrazione topica di fluoro è, fra le due, quella considerata più efficace.

In gravidanza bisogna assumere integratori sistemici di fluoro?

La letteratura scientifica in merito è controversa. Alcuni studi consigliano l’assunzione di compresse integrative di fluoro per il bene della dentatura della madre e del feto. Altri studi invece ne mettono in dubbio l’efficacia. Gli autori sono però concordi sul fatto che l’utilizzo topico di paste dentifricie e/o collutori a base di fluoro sia di giovamento sia per la salute orale della madre che per quella del figlio. Una visita clinica della paziente da parte del dentista permette una valutazione personalizzata e specifica della necessità di tali presidi.

Il bambino deve assumere integratori sistemici di fluoro?

Prima di far assumere integratori di fluoro per via sistemica al bambino, è bene tenere conto del fluoro assunto attraverso l’acqua potabile al fine di non eccedere con le dosi e incorrere in fluorosi.

Fluoroprofilassi topica

La fluoroprofilassi topica può essere effettuata a qualunque età ed ha come obiettivo quello di prevenire la carie rendendo più mineralizzato e quindi più resistente lo smalto.

I fluoruri possono essere applicati professionalmente alla poltrona durante le periodiche sedute di igiene orale sottoforma di gel, schiume o vernici direttamente posti a contatto con il dente.

L’applicazione professionale di un agente di prevenzione ad alta concentrazione di fluoro è basata sulla valutazione del rischio di carie del singolo paziente.

In che cosa consiste l’applicazione topica di fluoro alla poltrona?

L’applicazione topica di gel al fluoro alla poltrona viene eseguita utilizzando delle mascherine in gommapiuma contenenti il gel al fluoro a contatto con i denti e lasciate in posa per circa 4 minuti. L’applicazione è del tutto confortevole per il paziente.

La fluoroprofilassi topica può essere anche eseguita a casa su prescrizione del dentista o dell’igienista dentale utilizzando appositi dentifrici fluorati e/o collutori a base di fluoruri.

Quali sono i dosaggi e la quantità di dentifricio al fluoro da utilizzare?

Secondo le linee guida dell’OMS:

  • Dai 6 mesi ai 3 anni di età: utilizzo di dentifricio fluorato contenente almeno 1000 ppm di fluoruro, 2 volte al giorno. La quantità da porre sul dentifricio deve essere circa quella di un chicco di riso.
  • Dai 3 ai 6 anni: utilizzo di dentifricio fluorato contenente almeno 1000 ppm di fluoruro, 2 volte al giorno, la quantità da porre sul dentifricio deve essere circa quella di un pisellino.
  • Gli adulti: utilizzo di dentifricio fluorato contentente 1450 ppm di fluoruro in dose pari a 1 cm sullo spazzolino.

Fluorosi

La fluorosi è un’intossicazione cronica da fluoro assunto in dose eccessiva durante le fasi di sviluppo del dente. La sua gravità dipende dalla dose, dalla durata, e dai tempi di assunzione dei supplementi utilizzati.

I bambini al di sotto dei 6-8 anni sono quelli più a rischio proprio perché fino a questa età avviene la maturazione dello smalto dentale.

Esistono diversi gradi di fluorosi identificati da Dean, in generale possiamo dire che l’entità del danno può essere identificata in base alle lesioni che lo smalto dentale presenta.

La fluorosi leggera si manifesta con delle piccole striature bianche orizzontali dello smalto oppure delle piccole macchie bianche occasionali; mano a mano che il grado aumenta (fluorosi moderata), le macchie bianche si presentano più estese e di aspetto gessoso. Nel caso di fluorosi grave: lo smalto presenta delle depressioni puntiformi, appare fragile, le macchie possono virare verso un colore marrone-brunastro.

Tiriamo le fila…

In conclusione, è possibile affermare che, ad oggi, il fluoro resta a uno dei migliori alleati per la prevenzione di carie. Tuttavia, è necessario sapere che un’assunzione eccessiva di fluoro può portare alla formazione di fluorosi.

Come ogni presidio, l’assunzione deve essere regolata e ponderata a seconda del singolo caso. Una visita specialistica prima di assumere fluoro è fortemente raccomandata. I professionisti del settore quali pediatra, medico di base, dentista e igienista dentale, sapranno indicare, sulla base di una valutazione complessiva della quantità di fluoro già assunta, la dose e la forma di fluoro più adatta.

Bibliografia

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